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“Common Ground” è il primo album di Gary Burton per la “Mack Avenue Records”. Con esso Burton introduce la sua nuova band, The New Gary Burton Quartet, composta dal chitarrista Julian Lage, dal bassista Scott Colley e dal batterista Antonio Sanchez. L’album include dieci brani dei quali sei sono composizioni originali dei membri del quartetto, due del pianista Vadim Neselovsky, già membro del gruppo di Burton “New Generation”, uno è una gemma tratta dal songbook di Keith Jarrett e l’ultimo è un intrigante arrangiamento di “My Funny Valentine” con un Julian Lage in grande evidenza.
Noto per la sua predilezione per i quartetti, a iniziare da quello del 1967 con Larry Coryell, Steve Swallow e Roy Haynes, Burton è tornato, per la prima volta dalla metà degli anni novanta, a questo tipo di formazione e ha manifestato subito grande entusiasmo per l’affiatamento raggiunto e l’alchimia che si è creata fra i musicisti. Il quartetto vede la riunione tra Lage e Burton che ha seguito il giovane chitarrista nei suoi strabilianti progressi e lo ha voluto nella sua band per parecchi anni. Lo iato fra i due è avvenuto in occasione dell’impegno profuso da Burton e Corea nella rivistazione del loro capolavoro del 1973 “Crystal Silence” che ha prodotto la realizzazione di un ennesimo capolavoro dal semplice e significativo titolo “The New Crystal Silence” a cui hanno fatto seguito tour mondiali del duo coronati da grandissimo successo di pubblico e di critica. Dal canto suo Lage è stato impegnato dal completamento degli studi universitari e dalla realizzazione del suo album di debutto “Sounding Point” al quale partecipano i membri del Julian Lage Group oltre che alcuni ospiti di prestigio fra i quali spiccano Chick Corea e lo strabiliante banjoista Bela Fleck. Dice Burton a proposito di Lage: “Julian è grandemente maturato da quando lo incontrai per la prima volta dieci anni fa ed è riuscito a dare una definizione compiuta a un proprio stile e sound”. Nel nuovo quartetto di Burton Julian occupa il ruolo che è già stato, fra gli altri, di chitarristi quali Pat Metheny, John Scofield e Kurt Rosenwinkel. “Ho sempre prediletto il sound che nasce dall’interazione fra vibrafono e chitarra; è qualcosa che ho scoperto quando il chitarrista country di Nashville Hank Garland mi invitò a suonare con lui nei primi anni sessanta”. La sezione ritimica del quartetto vede la presenza del batterista Antonio Sanchez col quale Burton ha suonato più volte in anni recenti ed è completata da Scott Colley al contrabbasso, una assoluta novità per quanto concerne le collaborazioni di Burton che racconta a tal proposito: “quando ho deciso di avere Antonio alla batteria gli ho chiesto quale bassista si sentiva di consigliare ed egli, senza esitazione, mi indicò come ideale Scott. Insieme sono un team ritmico impressionante.”